NUOVO ATELIER!

ATELIER 5:  “INTERIOR DESIGN, NUOVE DIREZIONI”

Prima edizione: date in via di definizione

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Quello che vi presentiamo è un Atelier un po’ speciale: un Atelier incentrato sui nuovi stimolanti percorsi progettuali dello studio che ci piacerebbe condividere con voi, con l’abitare sempre al centro della nostra ricerca.
Vi racconteremo storie di case in città, con un’importante valenza architettonica, e di case al mare, che spesso custodiscono ancora memorie estive di infanzia. Ci soffermeremo sul recupero di uno straordinario immobile in un borgo medioevale, per poi spostarci avanti di 700 anni e approdare alla contemporaneità estrema nel complesso residenziale di CityLife a Milano.
Vi faremo vedere case diventate straordinarie occasioni di ricerca per esplorare nuove soluzioni spaziali e raccontare storie di luoghi e persone che hanno contribuito a un nuovo stile di vita.
Non mancherà occasione di soffermarci sulle scelte dei colori e dei materiali e di mostrarvi come il disegno degli arredi possa riequilibrare la percezione degli ambienti e la loro relazione con gli spazi esterni, spesso inadeguati ad un abitare contemporaneo.
Condivideremo infine con voi alcune riflessioni sul ruolo del progettista di interni, sempre più importante, complesso e di responsabilità.
È ormai evidente che si costruirà sempre meno, e questo implicherà una maggiore sensibilità verso il recupero e il riutilizzo dell’esistente per dargli un nuovo valore.
Sarà un’occasione di dialogo e confronto per capire come l’approccio al progetto di interni sia inevitabilmente da modificare per essere sostenibile e fronteggiare le sfide urgenti per salvaguardare il nostro pianeta.

L’ATELIER SI COMPONE DI 6 ORE COMPLESSIVE SUDDIVISE IN 3 INCONTRI CON CADENZA SETTIMANALE, 

IL MERCOLEDÌ DALLE 19 ALLE 21 IN DIRETTA STREAMING SU PIATTAFORMA ZOOM. 

E’ RIVOLTO AD ARCHITETTI, INTERIOR DESIGNER E A TUTTI I CURIOSI DEL SETTORE. 

PER MAGGIORI INFORMAZIONI E ISCRIZIONI SCRIVERE A infoatelier@marcante-testa.it

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PROGRAMMA DEL WORKSHOP:

Modulo 1 

INTERNI MILANESI: NUOVE RELAZIONI CON GLI SPAZI ESTERNI 

Via De Togni, un sottotetto che si sente un attico.
City Life, una località insolita.
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In questo primo modulo desideriamo condividere con voi due progetti speciali, situati in contesti molto diversi, ma accomunati dalla volontà di creare, in ambito urbano, una maggior relazione tra spazi interni ed esterni.
Inizieremo dal centro storico della città, dove l’intervento architettonico ha “aperto” la casa sospendendola sulle chiome del parco sottostante. Successivamente, ci sposteremo in un contesto più contemporaneo, dove il progetto ha creato una doppia sequenza di spazi abitativi al chiuso e all’aperto.
Ci siamo ispirati alla tecnica giapponese dello shakkei (il paesaggio preso a prestito), ma anche ad Umberto Riva, architetto da noi molto amato sin dai tempi dell’Università. L’architettura diventa uno strumento indispensabile per incorniciare e orientare le prospettive visive all’interno degli spazi, ma anche e soprattutto verso l’esterno, in un attento equilibrio tra spazi, materiali, colori e arredi. L’intento è di conciliare l’abitare in città con la necessità di una maggiore vicinanza con il paesaggio naturale, esistente o creato appositamente.

Modulo 2 

CASE AL MARE: UNA MEMORIA VIVA, UNA STORIA PERDUTA

Alassio, una casa non da copertina.
Pescara, un progetto mancato?

In questo secondo modulo parleremo di due case al mare risalenti all’inizio del Novecento, entrambe caratterizzate dalla presenza di tante piccole stanze e dalla totale assenza, negli interni, di materiali ed elementi architettonici coevi con la costruzione dell’edificio. Questi luoghi sono stati e sono tuttora abitati da famiglie in villeggiatura e spesso rappresentano una preziosa memoria delle nostre vacanze d’infanzia. L’ambizione di entrambi i progetti è ridare un’identità a questi luoghi, ritrovandone l’anima. È una sfida complessa, che richiede un tema capace di mettere in dialogo gli ambienti, i mobili e il contesto, evitando l’impressione del finto antico e riportandoci invece alle origini della casa, riscrivendone la storia.
Un progetto d’interni capace di narrare la storia di un luogo è un progetto che fornisce condizioni oggettive per garantire il benessere nel tempo agli abitanti e valorizzare la cultura del territorio.

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Modulo 3 

ARCHITETTURE E ARCHITETTI, INCONTRI STRAORDINARI

Saluzzo, il passare del tempo.
Torino, il progetto che aspettavamo.
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In questo modulo vi racconteremo due percorsi progettuali particolarmente stimolanti all’interno della nostra ricerca architettonica. Il primo progetto riguarda una casa a Saluzzo, nel borgo medioevale, dove ci siamo confrontati con una storia antica. Abbiamo cercato di capire come il progetto degli interni possa rendere questi luoghi ancora idonei a un abitare contemporaneo, senza alterare le importanti caratteristiche spaziali e decorative esistenti.
Ci sposteremo poi a Torino, nella nostra città, in un’architettura degli anni ’50 di Ada Bursi. Nel 1940, all’apice del regime fascista, Ada Bursi è stata la prima donna a iscriversi all’ordine degli architetti di Torino e tra le prime in Italia a esercitare la professione. Per lo studio un’occasione straordinaria di confrontarci con una figura femminile il cui valore non è ancora stato debitamente riconosciuto. Un architetto che ha sempre parlato nei suoi progetti di “lusso democratico” e che ha contribuito a un nuovo stile di vita dell’abitare e a una nuova libertà per la donna.

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