SOFT HOME
600 MQ - 2016
“SOFT HOME – Interiors and digital experience”
a cura di Elle Decor Italia – Palazzo Bovara, Cso Venezia 51, Milano 2016
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Disegnato da Andrea Marcante e Adelaide Testa, il progetto SOFT HOME invita a esplorare le nuove frontiere dell’abitare in un percorso interattivo e digitale che si snoda all’interno dello storico Palazzo Bovara.
In una successione di stanze che rimanda alla tipologia classica di un appartamento d’epoca prende vita una casa contemporanea scandita da salotti, cucina-pranzo, camera da letto, bagno, area wellness. Soft Home è un appartamento reale che parla dell’abitare contemporaneo dove integrare, spesso rendendoli invisibili ma emotivamente presenti, “germi di tecnologie” che potrebbero influenzare il nostro futuro modo di abitare. Una casa soft perché improntata su un’idea di softness diffusa in interni accoglienti e confortevoli, a supporto di esperienze soft-tech che interagiscono con gli ospiti.
Nella suggestiva location del piano nobile di Palazzo Bovara in corso Venezia a Milano, appare chiara la necessità che questi 600 mq di stanze ricche di decorazioni antiche e fastose si integrino con il progetto architettonico al fine di ottenerne una reciproca valorizzazione.
Rifacendosi al lavoro di Cini Boeri, SOFT HOME propone alcuni spunti per indagare se e come le ultime tecnologie digitali possano essere, al contrario di quello che forse spesso siamo abituati a pensare, dei facilitatori delle relazioni all’interno dello spazio domestico. In tutto l’ambiente si svolge un sistema architettonico di telai metallici, arredi su misura e filtri visivi, capace di definire nuove spazialità all’interno dell’impianto murario esistente. La percezione viene riportata a una dimensione domestica e il linguaggio contemporaneo dell’architettura degli interni permette allo stesso tempo di nascondere (fisicamente) e rivelare (intellettualmente ed emotivamente) le nuove tecnologie che confidiamo capaci di darci benessere.
Il disegno del tappeto oversize di 600 mq in moquette a intarsi ha l’intento di controbilanciare ciò che un tempo portava lo sguardo verso l’alto (James Hilman) sui soffitti e le volte affrescate, e definisce, attraverso il disegno del pavimento, le diverse aree spaziali su cui collocare le funzioni e gli arredi.
Soft Home è un connubio non evidente tra un luogo ricco di storia e un progetto che parla dell’abitare contemporaneo dove passato e presente, pur nelle loro autonomie, si confrontano e si valorizzano vicendevolmente aprendo a possibili suggestivi scenari futuri dell’ambiente domestico nell’era digitale.
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Progetto architettonico di A. Marcante – A. Testa
Project manager: Giada Mazzero
Collaboratori: Alessia Castelli, Mattia Inno, Giulia La Delfa, Marilivia Minnici, Emanuele Protti, Agnieszka Slusarczyk
Interactive e Visual Design: H-Art
Fotografi: Stefano Pavesi, Max Zambelli (courtesy Elle Decor Italia)